A questo punto, non solo affittate, ma GUADAGNATE SOLDI se VOI affittate i vostri oggetti ad altri. Non e’ male, se considerate che di fatto guadagnerete soldi solo esponendo una lista di oggetti che possedete ma usate poco. Se quel giorno non li usate, perche’ non affittarli?
Andiamo avanti, cioe’ il futuro del lavoro. Due personaggi -consulenti strategici – hanno lanciato un progetto pilota in alcune citta’, in Asia, Europa, America. E i risultati sono stati altrettanto incredibili.
Immaginate di avere sul cellulare una applicazione. Immaginate di scrivere su questa app quello che scrivete su Linkedin, o su Xing. Le vostre capacita’ lavorative ed i vostri hobbies.
Adesso immaginate di avere l’hobby della cucina. E che un sabato mattina vi arriva un messaggio cosi’: “la signora Mustermann vuole dare una festa e sta cucinando, ma ha bisogno di aiuto. Se vai ad aiutarla a cucinare, ti paga XY euro. Vive a due isolati da te. Premi OK per accettare“.
Oppure immaginate che come hobby avete il giardinaggio. E vi arriva un messaggio “il signor Müller ha un braccio rotto e non puo’ badare al giardino, ma se vai a tagliare il prato ti offre XY euro, vive qui. Premi OK per accettare“.
Ma, ancora peggio: se siete al supermercato , e vi arriva un messaggio “La signora Jensen ha bisogno di farina e vive a 500 metri da qui, ma non vuole uscire da casa solo per la farina. Se le portate un chilo di farina dalla Signora jensen, vi dara’ XY“
Oppure, immaginate di essere in auto e di aver impostato una rotta sul navigatore. E che vi arrivi un messaggio che dice “tizio deve andare proprio dove passi tu. Si trova qui. Se gli dai uno strappo ti offre XY euro. Premi OK per accettare“.
Ma questo si estende anche sul lavoro. Siete dei professionisti dell’ IT, e’ sabato e vi annoiate, e improvvisamente vi arriva un messaggio che dice “Ciao, la telco X ha spedito il router al signor Zambo, ma lui non sa come collegarlo. Vive vicino a te. Se glielo vai ad installare ti diamo XZ“.
Ovviamente, il cliente puo’ dare un rating al servizio ricevuto.
Si chiama(va) crowdsourcing, ma il mobile aggiunge il fatto di sapere di preciso dove vi trovate. Questo “helpsourcing” e’ stato lanciato come progetto pilota in cinque citta’, ed e’ dilagato a macchia d’olio, al punto che alcune associazioni di professionisti hanno iniziato a protestare. Tra pensionati, disoccupati e casalinghe, il mercato dei servizi era collassato in tempo brevissimo.
L’idea di fare soldi mentre VIVETE , mentre andate in auto, mentre siete al supermercato, in farmacia, con i vostri hobbies, non era mai stata possibile prima. Ma e’ assolutamente probabile che il mondo dei servizi alla persona evolva in questo modo. Se servizi del genere prendessero piede, da un lato collasserebbe il mercato professionale di servizi a basso valore aggiunto, ma il problema che si e’ notato subito e’ che il valore aggiunto NON ERA ASSOLUTAMENTE BASSO.
Il sistema del rating, cioe’, aveva selezionato una serie di hobbysti (giardinaggio, piccola falegnameria, cucina, pulizie, piccoli aggiustaggi, etc) che riuscivano – anche se solo nel tempo libero (che per pensionati e casalinghe puo’ essere molto nella somma complessiva) , a stracciare dei cosiddetti professionisti. Queste persone non avevano la fretta di un professionista, facevano il loro lavoro in maniera piu’ appassionata – in fondo accettavano perche’ ne avevano voglia – e quindi spesso risultavano piu’ graditi.
Risultato: mercato dei professionisti al collasso.
E’ assolutamente probabile che il mondo lavoro possa evolvere in questo modo. Se si evolve in questo modo, e’ possibile che un individuo con 3-4 hobbies possa guadagnare piu’ di qualcuno che ha un lavoro fisso e soltanto una competenza specifica. Se da un lato questo significa che la fine della barriera tra vita personale e lavoro e’ vicina, (visto che il sistema seleziona anche i vostri hobbies per vendibili) , dall’altro significa che oltre alla specializzazione verticale – che rimarra’ necessaria ma sempre piu’ ristretta in termini di numeri – nascera’ un nuovo tipo di offerta lavorativa, ovvero la persona che sa fare 18 cose diverse e viene sempre contattata da un sistema simile.
In pratica, si tratta di estendere “MyTaxi” a qualsiasi altra professione, per lavori molto parcellizzati e di piccole dimensioni. Ma un singolo che riesca a prendere abbastanza di questi lavori rischia di viverci bene, come fanno appunto i tassisti. E’ “solo” questione di avere molti hobbies manuali e per questo essere multidimensionali.
Diversi CEO stanno iniziando a pensare di gestire le risorse umane in questo modo, per ogni genere di lavoro che non richieda continuita’. Portinai, aziende delle pulizie, facilities di ogni genere, catering aziendale, sono avvisati. Si tratta di lavori per cui uno vale l’altro. Significa che nelle grandi corporations le persone che svolgono lavori del genere verranno chiamate giorno per giorno.
“Multidimensionale” e’ il nome di questo “nuovo” crowdsourcing, appunto.
Infine, il futuro del denaro. Cosa interessante, perche’ c’erano anche persone di “banche abbastanza grosse” che annuivano. Cioe’, lo sanno gia’ e lo pensano tutti.
Tutti voi avrete una fidelity card di qualche tipo, credo. Volenti o nolenti, siete stati “fidelizzati” da qualche parte. Come sapete, quei “punti” che avete accumulato (miglia Lufthansa, punti per acquisti, eccetera) sono spendibilissimi. Cosi’ la domanda e’: quanto rappresentano sul mercato questi punti? Vanno dal 5 al 10% delle spese medie annue dei clienti fidelizzati, a seconda della fedelta’ mostrata.
Ma la vera domanda e’ : questi “punti” non sono forse SOLDI?
Fino a qui sembra che si stia parlando di questioni accademiche, ma proviamo ad immaginare una cosa.
La vostra banca domani vi chiama e vi dice: “se tieni il conto corrente ed una carta di credito con noi per 35 anni, alla fine del periodo se hai 65 anni iniziamo a darti, diciamo, 50 euro al mese“.
Cinquanta euro sono pochi, e’ un esempio, ma immaginate che adesso arrivi la vostra marca di auto e vi dice che se se per 35 anni usate sempre solo auto della loro marca, arrivati a 65 anni inizieranno a darvi che so 100 euro al mese.
Finanziariamente e’ sostenibile per via dei tempi lunghi di fidelizzazione, e la cartolarizzazione di un simile contratto potrebbe coprire le spese senza problemi.
Ma se immaginate che lo faccia la ditta di auto, la catena di supermarket, la banca, la compagnia telefonica, la catena ove comprate vestiti, il posto ove comprate mobili per casa, la catena di ristoranti, la vostra compagnia assicurativa, a 100 euro a botta potreste persino andare in pensione coi punti Lufthansa. E non sto scherzando: ci pensano sul serio.
In pratica, si tratta di fondare il welfare non sul lavoro, ma sui consumi. Non andate in pensione come lavoratori, ma come consumatori. La pensione non la fate accantonando sul reddito, ma accantonando sui consumi.
Questo e’ solo un esempio per dire che i soldi non sono piu’ la moneta, ma sono anche punti fedelta’, coupons, sconti per clienti registrati , eccetera. Se si introduce un meccanismo ESPLICITO (in questo caso ho immaginato la pensione, ma potreste estenderlo allo stipendio o ad altro) di conversione immediata , o addirittura di finanziarizzazione – come nel caso della pensione – il risultato potrebbe essere che la vostra carta di credito (ed il vostro conto in banca) potrebbe contenere in futuro (oltre ai soldi) anche i punti Lufthansa, lo sconto fedelta’ di una catena di cinema, eccetera eccetera.
Tutto sarebbe piu’ chiaro, forse, se poteste mettere i vostri punti fedelta’ NEL CONTO IN BANCA? Beh, sappiate che si stanno attrezzando per questo!
Questa e’ la ragione per cui i moderni sistemi di M-Commerce consolidano tutte queste “carte fedelta’ ” dentro la stessa SIM: poiche’ coi punti accumulati potete comprarci cose e servizi, sono TUTTE carte di credito!
Quanto sono vere queste cose? Onestamente non so, ma sembra che QUESTE siano le cose in cui si sta investendo molto, e che QUESTE sono le visioni del futuro dei CEO di banche, aziende di auto, assicurazioni, grande distribuzione, eccetera.
Insomma, in questo genere di riunioni ci avvisano di “ecco cosa vi chiederanno di realizzare i vostri clienti nei prossimi anni”. E quindi, se ce lo dicono, di solito e’ perche’ poi i clienti ce lo chiedono.
E qui siamo al titolo del post. Andiamo cioe’ alla parte che ci metto io.
Quando la prossima generazione di consumatori/lavoratori sara’ dominante, merci, servizi, soldi e lavoro potrebbero cambiare in questo modo. Il risultato e’ un vero e proprio “fork” antropologico. Nelle nazioni “vecchio stile” si condurra’ uno stile di vita incomprensibile per le nazioni “hi tech”, e viceversa. Un individuo che passa la vita sperando di comprare casa , auto, e trovare un lavoro fisso potrebbe essere completamente inadatto a vivere in un mondo hi-tech, e viceversa.
Finora la divisione tra primo, secondo, terzo mondo era dettata da ragioni economiche. Presto diventera’ una questione “con quanta tecnologia sei cresciuto”. E potreste iniziare a pensare ad una differenza cosi’ alta da sembrare quasi antropologica, come la differenza tra uomo di Nehandertal e uomo Sapiens.
Magari a volte si accoppieranno in qualche zona di confine, ma alla fine ne rimarra’ uno solo. E di solito a perdere e’ il vecchio.
Tutto questo ovviamente ha alcuni requisiti: che le merci siano sovrabbondanti in modo da rendere fruibile in maniera liquida il mercato del rental, per dire. Questo puo’ spiegarvi la spinta a costruire case piu’ in fretta di quanto non cresca la popolazione, o di produrre sempre piu’ auto e generi di lusso: chi SA dove andra’ il mondo ovviamente si prepara.