Confronto tra moneta convenzionale ed alternativa

La moneta convenzionale

La principale caratteristica del denaro convenzionale è il tasso d’interesse. L’interesse è unanimemente definito un pagamento per denaro ottenuto a prestito. Oggi, i tassi d’interesse sono in larga misura definiti dalle banche centrali acquistando e vendendo titoli di stato. In diversi paesi, i tassi d’interesse possono essere definiti sulla base di svariati fattori economici: inflazione, occupazione, crescita economica.

L’inflazione è dovuta un aumento dell’offerta di moneta che risulti eccessivo rispetto alla domanda di liquidità. L’aumento del livello generale dei prezzi determina una perdita di potere d’acquisto della moneta: con la stessa quantità di denaro si può cioè acquistare una minore quantità di beni e servizi.

La deflazione è, in economia, un calo dei prezzi, ovvero l’opposto dell’inflazione. Le cause della deflazione sono individuabili in una scarsa domanda di beni e servizi che provoca, in ossequio alla legge economica della domanda e dell’offerta, un’inevitabile diminuzione del livello dei prezzi. Consegue a tale fenomeno che le imprese non riescono a collocare sul mercato parte della produzione, sia essa di beni o di servizi, e sono, pertanto, costrette a diminuire la produzione ed a licenziare i dipendenti ormai in esubero (emblematico è il caso della crisi del 1929 che colpì gli USA e passata alla storia come “Grande Depressione”).

Solitamente, le banche centrali aumentano il tasso d’interesse per ridurre le pressioni inflazionistiche e lo riducono per stimolare l’economia ed incrmentare l’inflazione. Così facendo, rendono il denaro più o meno costoso da ottenere a prestito. Se il denaro è poco costoso, è più probabile che i prezzi aumentino (inflazione) dal momento che è più facile averne a disposizione; se è più costoso, l’inflazione tende a placarsi e l’economia a rallentare. La quantità di moneta in circolazione, che a sua volta dipende dal suo tasso d’interesse determina quindi, processi di inflazione e deflazione.

Questo meccanismo (tasso d’interesse basso=inflazione, tasso d’interesse alto=deflazione) influenza il livello di occupazione di un paese. Se per esempio un paese volesse controllare l’inflazione potrebbe decidere di diminuire il livello di occupazione e viceversa. In che maniera? Semplicemente aumentando, tramite la banca centrale che quindi svolge un ruolo fondamentale, il tasso d’interesse e quindi stimolando un decremento degli investimenti. L’incremento dei salari e dell’occupazione determina un aumento dell’inflazione, che ha effetti di ridistribuzione del reddito(nel senso che i ricchi saranno un pò meno ricchi e i poveri un pò meno poveri..)

E’ chiaro quindi, che il grande capitale teme le politiche inflazionistiche e le cuse che lo generano, che sono essenzialmente l’occupazione e l’incremento dei salari(conseguentemente i sindacati sono i primi loro nemici..) Ovviamente, l’inflazione non è sempre un bene per i lavoratori e i più poveri, e un male per i ricchi. Un’inflazione estrema può avere effetti catastrofici sulle classi lavoratrici; e anche livelli medi d’inflazione possono essere problematici per chi ha un reddito fisso e non è dotato di potere contrattuale, nè tutelato da procedure di contrattazione collettiva.

Il denaro convenzionale è fonte di speculazione monetaria, al punto che una moneta può perdere attualmente una buona parte del suo valore nel giro di qualche ora, per effetto della speculazione o di semplici “rumors”. In un epoca di mercati globali, questa situazione monetaria instabile, a livello mondiale, ha determinato numerose crisi economiche, che hanno colpito non meno decine e decine di paesi negli ultimi decenni (la più recente è stata l’ARGENTINA, all’inizio del 2002….). Appare evidente quindi che il denaro ha perso la sua funzione principale cioè quella di favorire lo scambio delle merci e la circolazione dei beni.

La moneta è diventata uno strumento di dominio e di controllo delle popolazioni e dei paesi più poveri, per lo più è anche gestito da una oligarchia che detiene il vero Potere. Infatti gli Stati che sono indebitati in dollari debbono restituire molti più soldi; questo ha significato indebitarsi ulteriormente con il Fondo Monetario Internazionale, innescando una spirale del debito che ha avuto come conseguenza “i programmi di aggiustamento strutturale” che impongono ai paesi in cui sono disperatamente necessari investimenti reali produttivi, le più rigide condizioni neoliberiste. Uno degli ingredienti fissi della ricetta neoliberista degli “aggiustamenti strutturali” imposta ai paesi più poveri è la totale liberalizzazione dei movimenti di capitale, che porta a un incremento dei volumi della speculazione di breve termine, il cosiddetto “hot money”.

Quindi ecco che molto spesso non è necessario inviare truppe militari per controllare le risorse di un paese o di un popolo, basta semplicemente attuare delle politiche monetarie, tramite le Banche Centrali e il Fondo Monetario Internazionale, che impongano determinate regole ossia regole che agevolino il grande capitale e costringano la gran parte della popolazione a lottare per il vivere quotidiano.

Questi, in sintesi sono gli svantaggi della moneta convenzionale:

La moneta convenzionale non ha solo svantaggi, naturalmente. Mentre è ancora a corso legale ed è moneta principale di un paese ha alcuni enormi vantaggi rispetto alle monete complementari: è accettato ovunque, è accettato da tutti (si è obbligati ad accettarlo a causa del suo status di moneta a corso legale!), è convertibile in altre valute e così via. Tuttavia, ha anche enormi svantaggi che spesso la maggior parte di noi non vede come tali perchè non ci ha mai pensato. Eccone alcuni:

  • E’ permanentemente scarso

Deve mantenere il suo valore ed ha necessità di essere sufficiente abbastanza da permettere di acquistare merci e servizi disponibili. Non ha nulla a che fare con il bisogno di mezzi di scambio delle persone. Coloro che non hanno denaro sono invisibili al mercato e quindi sono marginalizzati.

  • E’ costoso

Ogni unità di denaro convenzionale è basato su un’unità di debito. Questo debito deve essere restituito con un interesse e con un interesse composto, cioè con un interesse sull’interesse. Il denaro per restituire l’interesse non viene mai emesso dal sistema monetario, cosicchè può essere ottenuto solo attraverso ulteriore debito, o attraverso l’aumento di coloro che si indebitano. L’interesse è applicato ai prezzi di tutto ciò che compriamo, con la conseguenza di avere prezzi al consumo più elevati.

  • Promuove la disonestà e la corruzione

Si può ottenere denaro senza fare nulla che abbia valore intrinseco (speculazione, prestito ad interesse, scommesse, ecc.) e così le persone tendono a concentrarsi sul “fare soldi” piuttosto che sul produrre/fare qualcosa che abbia un valore reale. E’ solitamente ben più facile fare soldi con mezzi disonesti che tramite lavoro onesto. Quando non si hanno soldi spesso l’unica scelta è quella di provare ad ottenerli disonestamente.

  • Si allontana da dove viene generato

Il denaro convenzionale non conosce confini e leggi. Esso sfugge via e viene attratto dai “centri del denaro” (centri finanziario, grandi imprese commerciali, ecc..)

  • Distrugge le economie locali

Le merci prodotte a costi più bassi altrove sostituiscono le merci prodotte localmente. Ciò inoltre provoca un irrazionale trasporto delle merci per tutto il mondo, che fa aumentare il consumo di preziosi combustibili fossili e che genera maggiore inquinamento.

  • Promuove la competitività

La scarsità di soldi significa che tutti dobbiamo combattere per ogni cosa. La necessità di rimborsare l’interesse significa che dobbiamo mangiare altri per evitare di essere mangiati.

  • Causa una crescita cancerosa

Le banche hanno continuamente necessità di creare più denaro di quello che è richiesto per restituire i prestiti fatti loro cosicchè possono restituire l’interesse su quei prestiti. E’ questo meccanismo che da origine all’imperativo di sviluppo della nostra economia. Ci deve essere un’espansione continua dei denaro di credito delle banche oppure l’economia entra in depressione. Questa crescita irrazionale porta ai problemi ambientali che tutti sperimentiamo.

  • Redistribuisce la ricchezza dai poveri ai ricchi

L’usura è lo strumento usato dai ricchi per succhiare ricchezza dai poveri e dalle classi medie e darla alle classi benestanti. Ecco perchè i ricchi diventano sempre più ricchi…

  • Genera povertà

Mentre permette ad alcuni di diventare super-ricchi, manda in miseria la maggior parte degli altri. La povertà è causata da una mancanza di denaro e non da una mancanza di lavoro. La necessità di mantenere scarso il denaro e l’usura assicurano che il denaro costantemente fluisca verso coloro che hanno già denaro.

  • Causa degradazione sociale e culturale

L’eliminazione delle opportunità di scambio e di relazione locale porta le persone a focalizzare l’attenzione sulle modalità di ottenere soldi fuori da un contesto comunitario. Le comunità locali crollano sotto il peso dell’indebitamento a favore di entità esterne alle comunità.

La moneta alternativa

In una cultura dove i mezzi di scambio sono dominati da monete nazionali e sovra-nazionali, moltissima gente non riesce ad apprezzare la forza intrinseca delle monete progettate per usi locali e regionali. Di fronte alla crescente incapacità del presente sistema monetario di soddisfare i bisogni delle persone e dell’ambiente, l’adozione di monete comunitarie (in inglese “community currencies”) può contribuire a dare soluzione a molti problemi.

Alcuni dei principali vantaggi dovuti alla loro adozione sono:

  • l’accresciuto volume di moneta nell’area locale
  • l’accresciuta liquidità nell’area locale
  • l’accresciuto accesso ai mercati locali
  • l’accresciuta possibilità di sostituzione di prodotti importati con prodotti di fornitori locali
  • le accresciute possibilità di occupazione
  • l’accresciuta importanza delle attività tradizionalmente sottovalutate
  • lo scoraggiamento delle attività distruttive per l’ambiente
  • l’accresciuto supporto per lo sviluppo di piccole imprese
  • l’accresciuta forza e intensità delle relazioni sociali ed in generale lo sviluppparsi di una tendenza economica opposta all’attuale modello basato sulla “crescita e crollo”.

Secondo il South African New Economics Network (SANE), le monete comunitarie potrebbero avere i seguenti effetti in un sistema economico:

  • fornire mezzi di scambio nelle comunità locali che hanno poca valuta convenzionale
  • far incontrare bisogni locali e produzione
  • promuovere attività economiche ed occupazione informale
  • promuovere modalità di baratto multilaterale
  • proteggere le comunità locali dall’ instabile sistema mondiale dei prezzi e dei tassi di interesse
  • tagliare i legami con le economie nazionali e globali che impediscono la produzione ed il commercio locale
  • far muovere il sistema economico dalla competizione alla cooperazione.

tratto da un testo del SANE (Rete Sudafricana della Nuova Economia) – traduzione di magius