Una moneta per San Lorenzo

di Edoardo Sassi, Corriere della Sera – 30 novembre 2012

Cinema Palazzo e Istituto Svizzero, tra arte ed economia Protagonisti L’economista Andrea Fumagalli e i creativi Annette Amberg, Nuri Koerfer, Daniel Knorr

Di cosa si tratti esattamente lo si scoprirà, certamente, questo pomeriggio. Ma l’evento, a metà strada tra arte ed economia (reale? utopica? Gli animatori assicurano, o almeno vorrebbero, che si trattasse di economia reale) è talmente curioso che val forse la pena di anticiparlo e presentarlo, anche per la singolarità della partnership: da una parte l’Istituto Svizzero di Roma, organo ufficiale del Paese elvetico ma da sempre realtà attenta alla sperimentazione in campo artistico; dall’altra il collettivo Nuovo Cinema Palazzo, esperienza nata da una occupazione  cittadini, artisti, studenti, associazioni, abitanti del rione iniziata nell’aprile 2011 per opporsi all’apertura di una specie di casinò-sala giochi.Da questa esperienza si è sviluppato un fitto, articolato e interessante laboratorio artistico, che ora, volendo favorire la presenza dell’azione artistica in contesti specifici e reali, volendo insomma verificare l’efficacia del processo creativo sulla realtà, vuol dare vita, con l’Istituto Svizzero e altri partner, a «Una moneta per San Lorenzo», una moneta di quartiere che nasce per ora come possibilità, ma che punta a diventare realtà concreta.Per saperne di più, appunto, c’è l’incontro di oggi alle 18 dal titolo «Unità di dismisura. Una moneta per San Lorenzo», nella sede dell’Istituto (ingresso libero, via Liguria 20, tel. 06.42042620, www.istitutosvizzero.it), al quale partecipano, tra gli altri, l’economista Andrea Fumagalli (laurea alla Bocconi, docente all’università di Pavia), il collettivo Nuovo Cinema Palazzo Roma, il direttore dell’Istituto Svizzero Christoph Riedweg e tre artisti con esperienza internazionale: Annette Amberg (1978, lavora a Zurigo), Nuri Koerfer (1981, lavora tra Berlino e Zurigo) e Daniel Knorr, di Bucarest, 198, anche lui attivo a Berlino.Oggi saranno spiegati tempi e modalità per arrivare alla battitura di una vera e propria moneta locale che attraverserà diverse fasi: studio economico e del territorio, individuazione delle nuove necessità della collettività, analisi delle esperienze pregresse di moneta locale in altri contesti culturali e sociali, utilizzo dell’arte e la sua «dismisura» per immaginare nuovi modelli formali da applicare concretamente nel mondo reale.Per provare a rendere efficace questo potenziale di una moneta di scambio locale si è infatti ritenuto opportuno chiamare alcuni tra i tanti artisti che negli ultimi anni hanno utilizzato la moneta come oggetto della loro creatività. «Openings Out to the Reality» è il motto di questa iniziativa, che in realtà è anche un ciclo espositivo curato da Salvatore Lacagnina e Lorenzo Gigotti. L’evento di stasera è il debutto, poi si andrà avanti nel corso dell’anno.